A metà Quattrocento al posto della Galleria terrena vi era una loggia aperta, teatro di eventi importanti, quale il banchetto per Clarice Orsini in occasione delle sue nozze con Lorenzo il Magnifico, nel 1469. Essa fu rinnovata e impreziosita in età riccardiana per diventare una vera e propria Galleria di sculture e di antichità, entro la cornice di una raffinata decorazione in stucco eseguita tra il 1691 e il 1692 da Giovan Battista e Marco Andrea Ciceri. Lo spazio è oggi sede di mostre temporanee, così come quelli adiacenti: fra questi, degno di particolare nota è l’ambiente angolare posto fra via Cavour (un tempo via Larga) e via Gori, inizialmente una vera e propria loggia aperta sulla città, tamponata a inizio Cinquecento per volere di papa Leone X.