Cascata di agrumi
Nella Galleria terrena di Palazzo Medici Riccardi per tutto il periodo delle festività natalizie sarà installata Cascata di agrumi, opera dell’artista Victoria DeBlassie che prende origine dalla storia degli agrumi a Firenze per una riflessione più complessa sul valore culturale ed economico in chiave di sostenibilità.
Nel corso del Rinascimento gli agrumi, amati dai Medici e dalle famiglie aristocratiche dell’epoca, erano simbolo di ricchezza per la loro rarità per il loro prestigio. Presenti nei giardini rinascimentali e conservati, nel periodo invernale, nelle Limonaie gli agrumi portavano con sé un grande valore economico e sociale.
Nel corso dei secoli la loro diffusione li rese più comuni andando ad incidere in maniera negativa sul loro valore.
Partendo dalle bucce, ovvero dagli scarti, degli agrumi DeBlassie riconsidera il rifiuto come potenziale per creare un futuro rispettoso dell’ambiente applicando su di esse antiche tecniche conciarie toscane ecosostenibili. Il processo di concimazione delle bucce realizzato dall’artista dona allo scarto una nuova vita e si offre come spunto di riflessione sul valore culturale ed economico anche della storia cittadina. Le bucce, appositamente trattate, vengono cucite insieme formando una cascata, in un chiaro rimando con i giochi d’acqua dei giardini rinascimentali, in contrasto con il destino dei rifiuto.
Il processo di DeBlassie è quindi una riflessione sia della storia della materia, sia della storia di Palazzo Medici Riccardi, prima dimora della famiglia Medici in città che pone in stretto legame la “Cascata di agrumi” con la fontana del giardino mediceo collegando il passato con il presente.
Inoltre gli agrumi sono anche metafora degli eccessi della vita contemporanea. Riflettendo sull’idea dei nostri desideri e dei nostri bisogni, DeBlassie indaga la necessità primaria del nutrirsi ai desideri alimentari che non seguono più il ciclo naturale degli alimenti offrendoci anche fuori stagioni prodotti stagionali Questa superficialità è una riflessione anche sulla crisi climatica che viene reinterpretata dall’artista con la trasformazione delle bucce offrendoci la possibilità di un cambiamento sociale sostenibile compatibile con i ritmi della natura.
L’installazione, inserite all’interno del contesto di Green Line quest’anno dedicato al Giardino d’Inverno, vuole mettere sotto una nuova luce l’evoluzione del valore che gli agrumi hanno avuto nel corso della storia e offrirsi come elemento di riflessione per il futuro.